Indirizzo: Viale S. Zonta 2/C
46029 Suzzara (MN)
Indirizzo: Piazza V. Emanuele II n. 18
41011 Campogalliano (MO)
Pasta ripiena tipica delle zone mantovane, nata nelle tradizioni del tardo medioevo, quando le famiglie contadine cercavano di ottenere piatti saporiti e nutrienti con pochi e semplici ingredienti.
La ricetta si è evoluta e si è tramandata nelle generazioni fino a divenire quella dei nostri giorni: involucri di sfoglia all'uovo farciti con un impasto di zucca bollita, mostarda formaggio grana e noce moscata.
Piatto molto amato dai Mantovani, il risotto alla pilota viene cotto in acqua bollente con la sola aggiunta di sale, a parte si fa soffriggere nel burro il pesto di maiale e a fine cottura si aggiunge il condimento al riso mescolando il tutto col formaggio grana.
Il nome “pilota” deriva dal nome dell'addetto alla "pila", una sorta di mortaio in cui avviene la sbucciatura e la pulitura del riso.
Il lambrusco mantovano è un prodotto DOC dal 1987 ma la sua tradizione vitivinicola è invece ben più remota, è infatti documentata addirittura da Virgilio.
Furono però i monaci benedettini a dare impulso alla cosa, tramandando fino ai giorni nostri una consolidata tradizione e rendendolo ancora oggi un prodotto dai colori rosso-rosati, dall’odore intenso e dai variegati sapori armonici.
Il vitigno del lambrusco per la produzione di questo vino si coltiva nelle vicinanze del fiume Po: il vino è rosso corposo e fruttato.
E’ solitamente abbinato con piatti tipici della medesima tradizione, come i tortelli di zucca, con il cotechino o salumi e formaggi.
Prodotto rinomato e di fama mondiale, questo formaggio è un grande orgoglio della tradizione tipica italiana e in particolare della tradizione della Pianura Padana.
Il Grana Padano DOP è un formaggio a pasta dura, cotta ed a lenta maturazione.
Secondo la storia questo formaggio è nato nell’abbazia di Chiaravalle, dove i monaci lo tenevano a invecchiare in un luogo fresco e adeguatamente umido: le cantine della chiesa.
Le stesse mucche vengono alimentate con regimi prestabiliti e il latte crudo viene tenuto a contatto esclusivo di catini di rame, la stagionatura poi varia da un minimo di 9 mesi a ben oltre i 20.
E’ molto apprezzato in innumerevoli piatti, accompagnato da sapori salati, forti, piccanti, delicati ma anche da frutta e marmellate dolci.
Il nome deriva dal sostantivo brìsa, che in mantovano vuol dire “briciola” e pare che la ricetta risalga a prima del '600, molto apprezzata anche nella corte dei Gonzaga.
Questo dolce tipico nato proprio nelle terre mantovane è caratterizzato dalla sua pasta friabile e dura che appunto lo fa “sbriciolare” facilmente; è una torta di povere origini, all'inizio infatti gli ingredienti erano quelli tipici della tradizione contadina (farina di mais, strutto e nocciole) e negli anni si sono raffinati.
Viene anche detta torta delle tazze poiché farina e zucchero sono dosati in parti uguali e la sua lavorazione rimane grossolana. La torta presenza infatti grossi grani e nocciole e mandorle tenute intere o in grossi pezzi.
Viale S. Zonta 2/C - 46029 Suzzara (MN)
Piazza V. Emanuele II n. 18 - 41011 Campogalliano (MO)
chiama Deborha (MN): +39 3404937486